martedì 27 agosto 2013

Recensione - Unwind

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

UNWIND- LA DIVISIONE
NEAL SHUSTERMAN
PIEMME
409 PAGINE
19,90 €
ED. RILEGATA
(#1 Unwind)



Trama
(dalla copertina)

La seconda guerra Civile, che passò alla storia come la Guerra Morale, fu un conflitto lungo e sanguinoso, combattuto negli Stati Uniti su un'unica questione: l'accettazione o meno dell'aborto. Per mettervi fine, venne approvata una serie di emendamenti nota come Legge sulla Vita, che accontentò sia lo schieramento abortista, sia quello antiabortista. La Legge stabilisce che la vita umana è intoccabile dal momento del concepimento fino a quando un bambino compie tredici anni. Fra i tredici e i diciotto, però, i genitori possono decidere di abortire in modo retroattivo a condizione che, tecnicamente, la vita dell'adolescente non finisca. A questo scopo, tutti gli organi del ragazzo verranno impiantati in persone in attesa di trapianto, le quali manterranno una memoria del donatore. Il processo tramite cui il ragazzo viene allo stesso tempo eliminato e tenuto vivo si chiama Divisione. È una pratica largamente accettata dalla società. Connor ha sedici anni, Lev tredici e Risa quindici. Tutti e tre hanno uno stesso destino: essere Divisi. Tutti e tre vogliono sfuggire a questo destino, e sono pronti a combattere.

Commento Personale

Dai tempi di 1984 e di Fahrenheit 451, se c'è una cosa di cui sono fermamente convinta è che una buona distopia- tratteggiata con cura e costruita intelligentemente- può fare riflettere in maniera migliore che qualunque discorso o argomentazione convincente si possa addurre riguardo un particolare tema di discussione. Leggere, vivere in qualche modo- seppur solo attraverso la fantasia, e comunque per un tempo ristretto e limitato- sulla propria pelle quello che da potenzialmente superiore e più evoluto si trasforma in qualcosa di totalmente opposto- il concetto di distopico, insomma- è, almeno per quanto mi riguarda, uno dei metodi migliori che conosca per ragionare e far ragionare (soprattutto se, come in questo caso, consideriamo il target per il quale il libro è pensato). Naturalmente, l'elemento chiave di tutto il discorso è la qualità; nella scrittura e nei contenuti, ma anche l'originalità e - neanche a dirlo- la bravura dell'autore/autrice. Unwind di Neal Shusterman è un concentrato di tutte queste caratteristiche e, ad oggi, si colloca certamente tra le migliori distopie che io abbia mai letto. L'argomento attorno a cui ruota la vicenda non è certo da poco e, un plauso va a Shusterman per averlo scelto e trattato in maniera così superba e intelligente. Unwind tratta infatti di aborto e non sono certo io a dover sottolineare quanto questo tema sia tutt'oggi (il libro è del 2007) ancora discusso e dibattuto. La questione è insanabile e, come tutte le questioni etiche e/o morali, anche di difficile catalogazione: cosa è giusto e cosa non lo è? Qual è il parametro che si può adottare per giudicare, la linea di demarcazione oltre la quale si cade nell'errore? Ed è proprio su questi interrogativi che la distopia affilata e pungente dell'autore gioca in maniera a dir poco sconvolgente: per mettere finalmente d'accordo le due parti- abortisti e antiabortisti - si è scelto di rendere legale l'aborto retroattivo. Tra i tredici e i diciotto anni i genitori posso decidere di dividere il proprio figlio, che continuerà a vivere- seppur su un altro piano- donando il suo corpo (con annessi organi) a persone bisognose. Mi fermo qui e non mi addentro ulteriormente sulle profonde e disturbanti implicazioni che questa idea ha e che nel libro sono ampiamente considerate e trattate, perchè già così la sconvolgente realtà del mondo creato dall'autore dovrebbe colpire come un macigno in caduta libera la mente del lettore. Io confesso di esserne rimasta completamente stregata e avvinta fin da subito, anche se ci ho messo un bel po' di tempo prima di decidermi a  leggere il libro; ma una volta cominciato sono rimasta completamente legata alle pagine per tutta la lunghezza della vicenda, irrimediabilmente assorbita dal mondo evocato dall'autore. Ma la bravura di Neal Shusterman non si ferma a questo perchè, oltre ad ever magnificamente tratteggiato le conseguenze e le storture di questa visione condendola con altri aspetti ugualmente raccapriccianti (come la pratica della Cicogna), non si è tirato indietro nemmeno davanti alle difficoltà di narrazione che la sua distopia comportava: il capitolo 61, in particolare, è stato uno dei capitoli più angoscianti, terrificanti e agghiaccianti che io abbia mai letto in tutta la mia vita. Con uno stile impeccabile e assolutamente perfetto per un distopico,tanto da farmi salire i brividi lungo la schiena, l'autore ha nascosto sotto una coltre di normalità e di routine perfettamente pianificata (e per questo forse ancora più da brividi)  tutto il core della sua idea, riuscendo così a crearmi un groppo nel cuore e nella mente talmente impossibile da ignorare che mi ha reso impossibile la continuare la lettura! Avendomi dato la misura della qualità della scrittura di Shusterman, quel capitolo è stato davvero il climax dell'intero romanzo, ed è qualcosa che credo non dimenticherò tanto facilmente!!! 
E' un peccato che il resto della serie, di cui a breve in patria uscirà il terzo capitolo, non sia ancora giunto in Italia (e onestamente dubito che mai arriverà! :/) perchè per quanto mi riguarda Unwind è stato un romanzo davvero indimenticabile e di indiscusso pregio, assolutamente da leggere e rileggere; e credo per questo che anche i seguiti - che ho intenzione di leggere in lingua- non mi deluderanno!

Coinvolgimento

Già solo per i temi trattati il mio coinvolgimento è sempre stato alle stelle, ma una volta iniziata la lettura ho divorato il libro in poco più di due giorni, merito anche di una trama altamente dinamica e scorrevole, e di uno stile piacevolmente asciutto contrassegnato da capitoli brevi ma intensi. Veramente ottimo! 5/5

Stile

Stile asciutto e lineare, senza troppe descrizioni, che posso certamente descrivere come puntuale e preciso, nonchè perfetto per un distopico. Buona la scelta dei molteplici POV che permettono al lettore una visuale più corale e danno al romanzo un tocco dinamico. Unica vera e propria pecca (ma che rientra assolutamente nei miei gusti personali) l'uso del presente che in alcuni passaggi mi ha dato veramente dato fastidio in certi passaggi! 4/5

Personaggi

Fantastici! Perfettamente tratteggiati e descritti, assolutamente verosimili. Ognuno di loro incarna un aspetto della società distopica e ho veramente amato il percorso di maturazione e crescita che l'autore ha scelto per ognuno di loro. I tre protagonisti iniziano la loro avventura come bambini, ma la terminano come uomini e donne che hanno visto il mondo e ne sono stati cambiati. Lev è certamente il mio preferito, sebbene tutti quanti abbiano conquistato un pezzettino del mio cuoricino di lettrice. 5/5

Vicenda

Originalissima e ben narrata. Piena di colpi di scena, di svolte narrative e assolutamente dinamica. L'autore non si tira indietro nemmeno nelle scene più crude o un po' più violente e questo da un tocco di realismo in più. Insomma, se non si fosse ancora capito, a me è piaciuta tantissimo! 5/5

(Cover: Molto simile all'originale se non fosse che  sono stati cambiati i colori. In ogni caso mi piace, ha un che di misterioso che si adatta perfettamente al romanzo. Inoltre, come tutte le edizioni della Piemme Freeway, il libro è molto curato in tutti i dettagli. Peccato solo per il prezzo, forse un po' troppo alto! 4/5)



Consigliato? Assolutamente! Se amate i distopici questo non potete perdervelo. E se non li amate, fateci lo stesso un pensiero! Pensare, ragionare e leggere un buon libro non è mai tempo perso!

Giudizio: 4.75/5


2 commenti:

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