domenica 3 giugno 2012

Recensione - Cose che il buio mi dice

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!


COSE CHE IL BUIO MI DICE
CAROLYN JESS-COOKE
LONGANESI
398 PAGINE
17.60 €
RILEGATO


Trama
(dalla copertina)


Alex ha dieci anni e vive a Belfast in una casa fredda e spoglia con la sua giovane madre, una donna precipitata da tempo negli abissi di una grave depressione. Alex è un bambino solo ma ha un amico speciale. Ruen. che nessun altro può vedere e che si manifesta sotto forme diverse e quasi mai rassicuranti. Ruen spesso lo aiuta, ma a volte gli chiede anche di fare cose cattive. Anya è una psichiatra infantile. La sua è una professione molto dura, soprattutto per chi come lei ha perso una figlia in circostanze oscure. Anya è incaricata di occuparsi del caso di Alex. Perché Alex dice di parlare e interagire con misteriose presenze che si manifestano soltanto a lui. E perché dopo il tentato suicidio della madre il bambino è rimasto solo. Sulla psichiatra e sul suo giovane paziente incombe lo stesso destino. Ruen infatti ha chiesto ad Alex di fare qualcosa di sconvolgente. Qualcosa che Alex, stavolta, non vuole fare...


Commento Personale


Non so bene da che parte cominciare a scrivere le mie impressioni su questo romanzo. Sarà la centesima volta che scrivo e poi insoddisfatta cancello tutto!


Cose che il buio mi dice non è un brutto romanzo, solo che date le premesse, mi sarei aspettata decisamente di più. E dire che i presupposti c'erano tutti. L'inizio è davvero promettente e lo stile dell'autrice è buono, ne sarebbe dunque potuto venire fuori qualcosa di veramente eccellente! 
Purtroppo, però, il libro ha sostanzialmente due difetti, a mio parere.Innanzitutto la mancata costanza della tensione narrativa, che per libri appartenenti a questi generi è - almeno per quanto mi riguarda- fondamentale. Nonostante lo stile scorrevole e piacevole che consente di non enfatizzare troppo questa pecca, gran parte della narrazione centrale risente fortemente della monotonia e della staticità in cui cade la storia. Si susseguono avvenimenti che sono sì inquietanti, ma che non portano da nessuna parte il lettore, inchiodato a un'esposizione dei fatti che gira sempre intorno ai soliti capisaldi.


Il secondo aspetto che mi ha fatto storcere fortemente il naso è la mancata delineazione del genere al quale appartiene il libro. Mi spiego. Arriva un certo punto nella narrazione in cui, a seconda del genere che si sta leggendo, la vicenda si deve o meno chiarire. I punti oscuri che hanno accompagnato il lettore, si devono svelare per quello che sono in realtà: eventi paranormali veri e propri(libro appartenente al filone horror) o semplici allucinazioni (thriller psicologico)? Purtroppo questo non avviene!! La vicenda si conclude- e il libro da quanto ho capito è auto conclusivo - con parecchi aspetti oscuri che non vengono in nessun modo chiariti. Immagino che l'autrice abbia voluto lasciare un finale aperto all'interpretazione dei lettori, cosa che però a me ha disturbato. Alla fine, infatti, ho avuto l'impressione che l'intera vicenda "non sapesse nè di carne nè di pesce". Peccato!


Coinvolgimento


Come detto il romanzo si fa leggere molto scorrevolmente e le quasi quattrocento pagine non si sentono assolutamente! Il coinvolgimento è dunque buono, tenendo conto che il calo di tensione di cui sopra, viene in parte compensato dallo stile dell'autrice. 
C'è da dire che alcuni passaggi sono indubbiamente delineati in maniera eccellente,  suscitando in maniera egregia nel lettore tutti gli stati d'animo che vanno dalla tensione alla paura vera e propria! 
Ottimo l'espediente dell'alternanza dei capitoli e della ripresa di un avvenimento da più prospettive, che consente al lettore una completa immedesimazione nell'evento. 4/5


Stile


Buono, mi è piaciuto! L'ho trovato molto adatto al libro. Diretto ed essenziale, non si perde in descrizioni inutili. Ho apprezzato l'uso di più narratori che riescono a dare una panoramica totale, grazie alle diverse visioni. 
Da sottolineare i discorsi di Alex, riportati all'interno nel suo diario e che brillano per vividezza e verosimiltà. Altrettanto interessante e ben condotta, la narrazione in prima persona dei capitoli dedicati alla coprotagonista. 4/5


Personaggi


L'intera storia ruota attorno ad Alex Bottari, dieci anni, un bambino di Belfast che a causa di alcune situazioni traumatiche alle quali assiste, quali ad esempio l'ultimo tentato suicidio della madre, viene affidato alle cure della psichiatra infantile Anya Molokova. Una figura, quella di Anya, a sua volta problematica e segnata dal passato.
Devo dire che potendolo inserire all'interno del filone psicologico, il romanzo ha indubbiamente usufruito dell'accurata introspezione psicologica dei personaggi. Niente è lasciato al caso. Entriamo direttamente dentro la testa di Alex e conosciamo perfettamente i pensieri di Anya! L'effetto è molto suggestivo e l'autrice è stata davvero brava nel gestire le emozioni che suscita (a parte nei due difetti di cui sopra!). 5/5


Vicenda


Ormai l'avrete capito: la vicenda aveva degli interessantissimi spunti che però a mio avviso non sono stati tutti sfruttati a dovere! La parte iniziale è davvero molto d'impatto e, oltre a imporsi sul lettore, riesce a creare una sorta di "ansia" che spinge alla lettura. Purtroppo la parte centrale e quella finale sono affette rispettivamente dalla poca tensione e dalle troppe domande irrisolte e mi hanno un po' deluso! Un vero peccato a mio parere, considerando che le dinamiche che prende la storia nel corso del romanzo erano piuttosto originali e ben congegnate! 
In definitiva l'autrice avrebbe potuto fare di meglio e io mi aspettavo quel meglio! 3/5


(Cover: Veramente d'impatto, così come il titolo, che trovo migliore di quello originale. Io la trovo un po' inquietante: dal vivo sembra infatti che lo sguardo ti segua! 4/5 )


Consigliato? Nì. Non ho letto il precedente libro dell'autrice e non so fare dunque un paragone. Quello che mi sento dirvi è di provare a dargli una possibilità. La mia è (ovviamente) una valutazione soggettiva basata, in gran parte, sulle mie alte aspettative! Se vi piacciono i misteri che rimangono tali, allora può essere un libro che fa per voi!


Giudizio: 4/5





4 commenti:

  1. In effetti titolo e copertina sono molto intriganti, e il tema sembra sufficientemente inquietante da far sembrare questo libro una lettura molto interessante! Però neanch'io sopporto i libri che ti lascino con troppe cose non spiegate, quidi sinceramente non so se mi va di leggerlo!

    Una curiosità: qual è il titolo originale?

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  2. Ciao Phoebes, il titolo originale è "The boy who could see demons"

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  3. Oddio, sì, decisamentepiù accattivante quello italiano!

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  4. Io invece, all'opposto, preferisco le storie in cui la verità non viene spiegata, ma lasciata all'interpretazione del lettore.
    Credo lo prenderò...
    ^_-

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