mercoledì 30 luglio 2014

Yes & No (30)


Cari Lettori,
come ogni fine mese eccoci arrivati a una nuova puntata di Yes & No, rubrica mensile del blog nella quale, facendo un bilancio delle mie letture, promuoverò il miglior e il peggiore libro del mese. Semplice no?
Partiamo subito allora...

Luglio è stato un mese un po' faticoso per le letture: ho letto abbastanza ma purtroppo non tanto quanto avrei voluto. Spero proprio di rifarmi ad Agosto. La strategia della TBR pile sembra funzionare abbastanza per ora perciò credo proprio che continuerò ad adottarla anche per i prossimi mesi. In ogni caso ecco le letture che sono riuscita a terminare questo mese:

- Il re dei fulmini di Mark Lawrence
- La corsa delle onde di Maggie Stiefvater
- L'estate dei segreti perduti di E. Lockhart
- L'ultimo re di Bernard Cornwell
-Alla ricerca dell'ultima verità di Karen Marie Moning

Dunque per la lettura Yes questo mese ho solo l'imbarazzo della scelta. Tra la mia amata Moning, la rivelazione di Lawrence e quella ancora più grande della Stiefvater non so davvero che parte sbattere la testa :) Tutti e tre belli, ben scritti, originali e assolutamente consigliati. Ma alla fine il vincitore del mese é: La corsa delle onde (Rizzoli, 16,90 €)!!! Un libro davvero magico, con delle ambientazioni stupende e una storia davvero imperdibile!


Anche per il libro Ni, questo mese, abbiamo un candidato: L'estate dei segreti perduti (De Agostini, 14,90 €). Un libro che come ho già detto nella recensione non mi sento né di condannare ne di esaltare. Ha i suoi pregi e i suoi difetti. I limiti ci sono e purtroppo non sono riuscita a passarci sopra e farmi trascinare così come avrei voluto dalla lettura. Buono il finale che però non basta a risollevare totalmente le sorti del libro!


Nessun candidato invece per il libro No questa volta! Evvai! :)

E questo è tutto per questo mese per me. E voi, quali sono state le vostre letture Yes & No?

martedì 29 luglio 2014

Un libro...a raggi X!!!



Cari Lettori,
è tempo di una nuova puntata di Un libro... a raggi X!!! in collaborazione con Sara del blog Il regno magico dei libri (qui).Un libro... a raggi X sarà, come recita il sottotitolo, una pazza rubrica in cui analizzeremo in modo piuttosto dettagliato un romanzo. Ogni settimana ci sarà un post in cui potrete leggere le nostre impressioni su una parte dei capitoli. Ci siamo fatte prendere la mano e i commenti varieranno dai molto caustici agli entusiastici, senza mezzi termini. Non ci siamo fatte problemi neanche sul fronte spoiler, che potrebbero essere presenti!

Il libro che abbiamo scelto per questo revival della rubrica è La corsa delle onde di Maggie Stiefvater, edito da Rizzoli (450 pagine per 16,50 €). Qui di seguito le nostre impressioni sulla terza parte!
* Prima Puntata
Seconda Puntata


SARA: Eccoci giunti all'ultima tappa della rubrica e al gran finale del libro. E non lo dico a caso, questo finale è davvero un "gran finale", molto rocambolesco, molti colpi di scena... ma passiamo per gradi.

MORNA: Oddio! Devo ancora riprendermi da questo finale *si tira i pizzicotti da sola*

lunedì 28 luglio 2014

It's Monday! What are you reading?


Buon Lunedì miei cari Lettori! Eccoci giunti a un altro appuntamento con la rubrica settimanale It's Monday! What are you reading? Una rubrica settimanale creata dal blog Book Journey in cui vi parlerò delle mie letture attuali e di quelle della settimana appena trascorsa, nonché ovviamente di quelle previste. Se anche voi volete partecipare, vi basterà lasciare un commento qui sotto con le vostre letture.

Dunque questa settimana le mie letture sono volate, esattamente come la settimana stessa! Ancora la prossima e po finalmente...vacanzeee!! 
Durante questi sette giorni mi sono letta la quarta e ultima parte de La corsa delle onde di Maggie Stiefvater in compagnia di Sara del blog Il regno magico dei libri, per la nostra rubrica comune Un libro a raggi X, di cui martedì potrete leggere le nostre impressioni finali! Vi anticipo solo che se ancora non lo avete fatto, leggete questo libro perché merita tantissimo! 
Ho portato avanti, purtroppo senza riuscire a finire, il quarto romanzo della serie Fever di Karen Marie Moning, Alla ricerca dell'ultima verità. Nonostante le prime pagine che non mi avevano per nulla convinto, il romanzo si è ripreso molto bene e spero di riuscire a terminarlo in breve tempo. 
Per il futuro invece non ho ancora deciso ancora leggerò: ho ancora due libri che avanzano nella mia TBR pile di Luglio (Il confine dell'eternità e La verità di Amelia) e alcuni libri che mi sono arrivati per recensirli...vedremo!



E questo è tutto, per questa settimana! Fatemi sapere cosa ne pensate delle mie letture, se anche voi le avete affrontate e come le avete trovate. Ma sopratutto fatemi sapere cosa state leggendo di bello!


sabato 26 luglio 2014

MasteReader - Terza Tappa (26 Luglio - 26 Settembre)

ATTENZIONE!!! A causa del numero elevatissimo di commenti potrebbe capitare che Blogger non pubblichi il vostro commento. Se avete problemi, mandatemi i link  delle recensioni all'indirizzo mail mornadrummond@yahoo.it. Grazie!


Buondì Lettori,
o forse dovrei dire sopravvissuti alle prime due tappe?! :)
Oggi sono qui a presentarvi l'inizio ufficiale della terza tappa della Reading Challange ideata da Lucrezia de Il libro che pulsa e che, prima di me, ha visto ospitare le puntate precedenti dai blog Il libro che pulsa e Il profumo dei libri di Alessia.
Per voi un piccolo riassunto delle regole prima di entrare nel vivo della sfida (per tutte le domande vi rimando al post di presentazione qui):

- A partire dalla seconda tappa e proseguendo per le successive - quindi anche per questa tappa - non sono possibili nuove iscrizioni. Questo vuol dire che per poter accedere a questa tappa dovete necessariamente aver superato precedentemente la prima e la seconda, adempiendo alle richieste delle bloggers ospitanti.
- Passeranno alla quarta tappa solo i partecipanti che riusciranno a soddisfare le richieste di questa parte :P
- A questo link è possibile consultare i vostri progressi in qualunque momento della challenge.
- Chi ha già utilizzato il bonus non potrà riutilizzarlo, vale una volta sola!

Ecco i partecipanti che sono riusciti a soddisfare le richieste di Lucrezia e di Alessia e che quindi sono approdati a questa terza tappa. Complimenti davvero a tutti!!!


Alessandra P.
Alessia Scrivere mi Piace
Arianna Pellegrino
Charlie
Chiara Ropolo
Cla Cit
Claudina
Cristina L.
Dulina
Elic
Elisabetta
Faith F.
Giorgia
Giusy P.
LaRosy
Laura
Lucia Cintioni
Mariki93
Menta
Michy
Miriam Moretti
Paprika
Salvia
Sara
Sara G.
Stories 2358
Un libro per amico
Valery Beauchamp
Yuko86

Per tutti voi che ce l'avete fatta, questa terza sfida prevede che la lettura di questi libri:

- un libro di genere fantasy

- un libro di genere thriller/mistery/giallo/noir
- un libro di genere romance
- un libro di genere contemporaneo

Non ci sono limitazioni di pagine e valgono tutti i sottogeneri del caso. Perciò, ad esempio, nella categoria fantasy valgono romanzi urban fantasy, epic fantasy, dark fantasy ecc, inoltre sono ammesse anche le contaminazioni di genere (quindi, ad esempio, il romantic suspence potrà essere inserito, a scelta vostra, nella categoria romance oppure nella categoria thriller)


Vi ricordo inoltre che la prossima tappa si svolgerà sul blog di Denise Readig is Believing (qui) per tutte le info relative alle date e ai blog che ospiteranno le prossime tappe potete consultare il calendario qui di seguito. 


E ora la parte che aspettavate di più, lo so, non negate! Ecco i premi!! 
Oltre ai due libri messi in palio da Lucrezia e quello messo in palio da Alessia, io aggiungo ...

- Pyramisia di Dean Lucas
- Keltor di Jennifer Sage

gentilmente messi in palio dall'autore (QUI) e dalla casa editrice (QUI). Come vedete i premi continuano ad aumentare e così sarà anche per le prossime tappe! Partecipate numerosi  dunque e mettetevi alla prova per vincere tanti premi librosi! :)

Vi ricordo infine che per poter accedere alla prossima tappa dovrete necessariamente portare a termine la mia sfida! Siete lettori abbastanza forti da riuscire a completarla? Allora preparate i segnalibri, frugate nelle libreria in cerca della vostra TBR e mettetevi ai posti di partenza!! 

Good luck readers!




mercoledì 23 luglio 2014

Recensioni di Luglio - Parte Terza

Buondì cari Lettori,
oggi nuovo appuntamento con la terza e ultima parte delle recensioni cumulate delle letture che ho affrontato nell'ultimo periodo. Come sempre spero che possiate trovare interessanti i miei pensieri e, mi raccomando, non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate o se avete letto qualcuno di questi libri!
* Parte Prima


Il libro di cui vi parlo è una lettura di parecchio tempo fa, credo addirittura di Giugno se non sbaglio! Il motivo per cui ve ne parlo ora è che questo romanzo mi è piaciuto così tanto che ho avuto bisogno di tutto questo tempo per riuscire a smaltire le tantissime emozioni che mi ha trasmesso e anche per riordinare le idee e parlarvene così in maniera almeno decente. In realtà non sono tanto sicura di essere riuscita a classificare e incasellare per bene ogni sentimento che Memorie di una geisha mi ha suscitato ma mi sembra inutile tirare ancora oltre, in fondo il messaggio che più mi preme  trasmettere è quello di correre a recuperare il libro e iniziarne la lettura immediatamente, perché davvero non potete lasciarvela sfuggire!
Come sempre accade parlare di un libro che è stato così tanto apprezzato e amato non è mai facile, sopratutto mancano le parole adatte a descrivere il senso di appartenenza e di felicità che si raggiunge leggendo un libro come questo, che fa sentire a casa i lettore per tutta la durata della storia. Per quanto mi riguarda, nonostante il mio iniziale scetticismo riguardo il reale potere di coinvolgimento del libro di Golden, alla fine della storia mi sono dovuta completamente ricredere. Ho adorato ogni singola pagina del romanzo, così intensa, così ricca di emozioni e di sentimenti. Allo stesso modo ho amato profondamente i personaggi della vicenda che sono tutti vivamente impressi nella mia memoria, sia per l'ottima caratterizzazione di  cui l'autore li ha dotati, sia per la forza e la vividezza di cui godono. Per tutta la storia ho avuto come l'impressione che essi vivevano di vita propria, che l'autore li avesse semplicemente abbozzati e che poi si fossero sviluppati così completi e totali indipendentemente dalla sua volontà. Qualunque che sia la causa comunque tutta la galleria di personaggi di Memorie di una geisha è a dir poca stupefacente e unica, così particolare e intensa che non può fare a meno di imprimersi nel cuore e nella mente del lettore, esattamente come è successo a me. E tra tutti i personaggi che popolano queste pagine non si può non notare (e menzionare) la protagonista, Sayuri, la cui cui voce narrativa, come riportato dietro al romanzo, spicca per potenza e coinvolgimento, per unicità e sorprendente profondità. È inutile che vi dica quando abbia amato questo personaggio, quando mi sia entrato dentro nel cuore e quanto mi sia riuscita a immedesimarmi nei suoi pensieri. A questo proposito un plauso enorme va allo stile impostato dall'autore che, sebbene a tratti può risultare un pizzico lento e descrittivo, costantemente avvolge il lettore nelle spire della storia fino a calarlo completamente al suo interno. Un moto lento ma continuo che permette una piena immedesimazione.
Non ho molto altro da aggiungere a proposito di questo libro che come avrò già ripetuto millemila volte ho amato profondamente. La storia e i personaggi hanno rubato un altro pezzo del mio cuoricino di lettrice, assolutamente. Per questo motivo mi sento di consigliarne la lettura a chiunque, senza riserve.
Sicuramente uno dei migliori romanzi di quest'anno!

Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5

Giudizio: 5/5



Il secondo e ultimo libro di cui voglio parlarvi è invece, al contrario del precedente, una lettura recentissima. Da anni ormai sentivo tessere le lodi di questo autore, pilastro della narrativa storica e così, spinta dalle critiche positive e dalla curiosità, mi sono finalmente avvicinata a Bernard Cornwell e al suo L'ultimo re, primo romanzo di una serie di romanzi dedicati ai re sassoni. 
La prima impressione confesso non è stata delle migliori. Le prime centocinquanta/duecento pagine sono state per me davvero molto lente da leggere, a tratti noiose e spesso ripetitive. Personalmente credo che il problema risieda nella scelta stilistica di Cornwell di usare un solo pov (quello del protagonista, Uthred) e di partire dalla sua infanzia nel raccontare gli eventi. Lo stile molto descritto poi, di certo non aiuta in questa fase. Tuttavia, dalla seconda metà in poi gli eventi si fanno più interessanti e dinamici e mi hanno permesso di sentirmi più partecipe all'intreccio. Le azioni si concretizzano maggiormente, i personaggi sono più tridimensionali. La storia prende così ritmo e spessore, entrando e uscendo da eventi storici concreti, e questo mi ha permesso decisamente di godermi maggiormente il libro. Nella seconda parte poi il protagonista, divenuto uomo, compie azioni e scelte e non subisce più la volontà degli altri personaggi lasciandosi trasportare dagli eventi. L'autore riesce a creare un protagonista fortemente carismatico ed empatico, al quale è quasi impossibile rimanere indifferenti e così riesce a salvare il salvabile accattivandosi il lettore e coinvolgendolo molto più che in apertura del racconto (complice anche l'uso del lungo flash back nel quale si concretizza la narrazione).
Niente da ridire invece sullo stile dell'autore che seppur molto tendente al descrittivo si controbilancia piuttosto bene nelle descrizioni di battaglia e di pianificazione di strategia, che ho trovato estremamente ben scritte, molto curate e dinamiche. Lo stesso dicasi per gli eventi storici narrati e la rievocazione storica di per sé: dalle abitudine al setting si nota moltissimo il profondo lavoro di ricerca e di documentazione di Cornwell e questo ovviamente non può che essere un pregio aggiunto.
In conclusione perciò posso dire che se avessi dovuto giudicare il romanzo dal suo inizio avrei definitivamente abbandonato l'idea di leggere altro dell'autore. La seconda parte invece ha risollevato moltissimo le sorti del romanzo, al punto che senza indugio ho deciso di dare ancora fiducia a Cornwell proseguendo la serie. Per il futuro dunque mi aspetto che questi stalli nell'intreccio siano definitivamente superati, portando il lettore a una completa immedesimazione e coinvolgimento nella vicenda narrata. Fingers crossed!

Coinvolgimento: 3/5
Stile: 5/5
Personaggi: 4/5
Vicenda: 4/5

Giudizio: 4/5




martedì 22 luglio 2014

Un libro...a raggi X!!!



Cari Lettori,
è tempo di una nuova puntata di Un libro... a raggi X!!! in collaborazione con Sara del blog Il regno magico dei libri (qui).Un libro... a raggi X sarà, come recita il sottotitolo, una pazza rubrica in cui analizzeremo in modo piuttosto dettagliato un romanzo. Ogni settimana ci sarà un post in cui potrete leggere le nostre impressioni su una parte dei capitoli. Ci siamo fatte prendere la mano e i commenti varieranno dai molto caustici agli entusiastici, senza mezzi termini. Non ci siamo fatte problemi neanche sul fronte spoiler, che potrebbero essere presenti!

Il libro che abbiamo scelto per questo revival della rubrica è La corsa delle onde di Maggie Stiefvater, edito da Rizzoli (450 pagine per 16,50 €). Qui di seguito le nostre impressioni sulla terza parte!
* Prima Puntata
*Seconda Puntata

MORNA: Bè che dire?! Da dove cominciare? Ho come l’impressione che i miei pensieri saranno estremamente sconclusionati, questa volta. D’altra parte come darmi torto, ho appena finito di leggere la scena della cavalcata su Corr di Puck e Sean! Esiste qualcosa più romantico? Giuro che l’ho trovata semplicemente perfetta, ho amato tutto: lo stile con la quale è narrata, i particolari descritti, l’ambientazione…e il tutto senza mai cadere nello smielato o nell’esagerazione. Ohh, posso dirlo? Ho amato la Stiefvater per questo, avrei voluto abbracciarmela! *si ricompone*

SARA: Quella scena è piaciuta anche a me, e concordo al 100% sul fatto che è romantica senza esagerazioni di nessun tipo, è bella proprio perché non vi è nessuna forzatura, l'amore tra i due personaggi ancora non è esternato e quindi quella scena è un preludio molto realistico e naturale.

lunedì 21 luglio 2014

It's Monday! What are you reading?


Buon Lunedì miei cari Lettori! Eccoci giunti a un altro appuntamento con la rubrica settimanale It's Monday! What are you reading? Una rubrica settimanale creata dal blog Book Journey in cui vi parlerò delle mie letture attuali e di quelle della settimana appena trascorsa, nonché ovviamente di quelle previste. Se anche voi volete partecipare, vi basterà lasciare un commento qui sotto con le vostre letture.

Anche questa settimana è stata davvero complessa e articolata e trovare il tempo per leggere non è stato semplice tra interventi chirurgici, riunioni e scadenze imminenti però alla fine ce l'ho fatta*applause, please* e quindi eccomi di nuovo a chiacchierare di quello che ho letto :) 
Innanzitutto sto ancora leggendo La corsa delle onde di Maggie Stiefvater, libro scelto da me e Sara per la rubrica Un libro...a raggi X!!! di cui martedì potrete leggere la penultima puntata relativa alla terza tornata di capitoli affrontati. Che dire? Non vi anticipo nulla se non che...io adoro la scrittrice, se potessi me l'abbraccerei tutto il tempo per essere così dannatamente portata nell'evocare scene e sentimenti nella mia testa! Ahh, che libro stupenderrimo! :)
Nel mentre ho terminato anche il mio primo libro di Cornwell, uno storico ambientato negli anni a cavallo del 1000 D.C in Inghilterra, primo di una serie dedicata ai re sassoni. Se vi ricordate bene, la scorsa puntata meditavo di continuare la lettura a pezzi perché la trovavo molto lenta e un pizzico noiosa. Tuttavia mi sono dovuta in parte ricredere perché da metà libro in poi il racconto ha una marcia in più che mi ha coinvolta decisamente di più permettendomi di arrivare al finale senza problemi. E anzi, vi dirò che ho già tra le mie manine il secondo volume perché alla fine la storia di Uthred mi è piaciuta abbastanza tanto da decidere per una seconda opportunità all'autore.
Infine ho iniziato a leggere il quarto volume della serie Fever di Karen Marie Moning: Alla ricerca dell'ultima verità. Dopo lo sconvolgente finale del terzo libro non ho più resistito è ho dovuto per forza iniziare questa quarta avventura. Come sempre mi auguro che sia all'altezza dei precedenti, anche se devo ammettere che la narrazione dal punto di vista di Dani non mi convince più di tanto, almeno per il momento. Vedremo!


E questo è tutto, per questa settimana! Fatemi sapere cosa ne pensate delle mie letture, se anche voi le avete affrontate e come le avete trovate. Ma sopratutto fatemi sapere cosa state leggendo di bello!


venerdì 18 luglio 2014

Recensioni di Luglio - Parte Seconda

Buondì cari Lettori,
oggi nuovo appuntamento con la seconda parte delle recensioni cumulate delle letture che ho affrontato nell'ultimo periodo. Come sempre spero che possiate trovare interessanti i miei pensieri e, mi raccomando, non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate o se avete letto qualcuno di questi libri!
* Parte Prima


Proseguiamo la carrellata delle mie ultime letture con un libro che..indovinate un po'? anche in questo caso si è rivelato essere piuttosto deludente. Come nei precedenti casi, anche per quanto riguarda il libro di Dalglish, La danza degli inganni edito Fabbri, non sono rimasta pienamente soddisfatta dalla lettura. In questo caso però è d'obbligo una precisazione iniziale. Sono rimasta piuttosto delusa, infatti, dalla scelta della casa editrice di portare in Italia solo due dei quattro volumi (in quinto è in pubblicazione all'estero) che attualmente compongono la serie di Shadow Dance e, come se ciò non bastasse, di dividere ogni romanzo in due. Perciò sì, la prossima volta che vi troverete davanti allo scaffale fantasy della vostra libreria e che osserverete i quattro volumi italiani della serie in questione sappiate che in realtà starete ammirando solo i primi due libri della storia. Ammetto che la cosa, di cui non ero informata (l'ho scoperta solo andando a controllare i titoli dei romanzi inglesi), mi ha dato parecchio fastidito e non posso non negare che, forse, ha anche influenzato un pizzico la mia opinione del libro. Voglio dire, se un libro è stato concepito come un unico volume è chiaro che se lo si divide a metà si ottiene solo metà della resa del testo, indipendentemente dalla qualità dello stesso. Sbaglio? E questo è esattamente il problema de La danza degli inganni. Ho passato praticamente tutto il libro nell'attesa che succedesse qualcosa (il Kengshold nello specifico e se l'avete letto sapete di cosa parlo) e che la storia prendesse una piega un po' più dinamica, ma ciò non è mai accaduto. Ora so il perché e la cosa non mi meraviglia più di tanto: ovviamente non accade quasi nulla essendo il romanzo solo la metà dell'originale!!!
Detto questo va però specificato che La danza degli inganni ha comunque dei limiti intrinseci che nemmeno la seconda metà avrebbe potuto risanare, almeno credo (saprò meglio se deciderò di leggere il seguito). Principalmente infatti il libro di Dalglish ha enormi lacune di world building dalle quali emergono solo parzialmente i tratti caratteristici del mondo ideato dall'autore. Ci sono divisioni di società, gerarchie rispettate, faide in corso e molto altro, ma nulla di ciò viene spiegato in maniera sufficientemente dettagliata al lettore e questo è un vero peccato perché a mio parere lo sfondo delle vicende aveva delle potenzialità che potevano essere sfruttare ampiamente.
Altro elemento che non mi è piaciuto affatto sono stati i personaggi. Ho apprezzato la diversità dei pov che compongono la narrazione, ma ciononostante ho riscontrato poca incisività nei protagonisti e nei coprimari, per non parlare dei villain che non mi hanno convinto affatto! In un fantasy di un certo di livello, per un pubblico adulto, mi aspetto determinate dinamiche, determinati svolgimenti e un certo grado di precisione nel raccontare le scene, che siano ambientate a corte o sul campo di battaglia. Nel libro di Dalglish però tutto questo si fa superficiale e molto viene dato per scontato, anche a causa della mancanza di background di cui sopra. Ci ho impiegato parecchio per entrare nel mondo del del romanzo e non perchè questo fosse particolarmente complicato, ma perché appunto mal gestito dall'autore. Stesso discorso dicasi per i personaggi: spesso mi confondevo con i nomi o avevo difficoltà nell'immedesimarmi con il personaggio di turno proprio per la mancanza di "accompagnamento" che avrebbe dovuto esserci e che invece è mancata pesantemente.
Per concludere dunque, so di essere stata forse un pizzico troppo severa con La danza degli inganni, considerato che l'autore ha avuto solo mezzo libro per farsi apprezzare dalla sottoscritta, tuttavia non posso certo dire essere rimasta impressionata dallo stesso. Onestamente non ho ancora deciso se proseguirò con la serie, se qualcuno di voi l'ha letta in inglese o ha letto tutti e quattro i volumi italiani mi faccia sapere cosa ne pensa, perché sono davvero curiosa di sapere se la situazione si riprende e se vale la pena investire soldi e tempo nella serie.
Per il momento comunque il romanzo di Dalglish strappa una sufficienza minima.

Coinvolgimento: 2/5
Stile: 3/5
Personaggi: 2/5
Vicenda: 3/5

Giudizio: 2.5/5



Il secondo romanzo di cui vi parlo invece è finalmente (parte l'applauso) un libro che mi è piaciuto e non solo, mi ha anche piacevolmente stupita. Adoro quando succedono queste cose, non c'è niente di meglio che essere grandiosamente smentita su una lettura dal libro stesso :) Il romanzo in questione è il secondo volume della serie dark fantasy/fantastica The Broken Empire scritta dall'inglese Mark Lawrence. Il primo libro, Il principe dei fulmini, mi era discretamente piaciuto; più di tutto avevo adorato l'ambientazione in cui prendono vita le avventure di Jorg di Ancrath, il protagonista, e della sua scalcagnata compagnia. Lo stesso setting che ho ritrovato con piacere in questo sequel e che ha decisamente mostrato tutte le sue potenzialità, sia per quanto riguarda i colpi di scena presenti nella vicenda, che per quanto riguarda le pieghe che immagino prenderà la storia nel prossimo volume. Da Il re dei fulmini avevo grandi aspettative, in particolare era curiosa di vedere come l'autore avrebbe colto le numerose potenzialità che il primo libro aveva lasciato in sospeso. Ebbene, non posso che ritenermi più che soddisfatta: non solo gli "appigli" sono stati colti e le possibilità esplorate, ma il salto di qualità nella scrittura di Lawrence è ben evidente e presente. Dall'evoluzione dei personaggi alla gestione dell'intreccio l'autore inglese è riuscito a migliorarsi enormemente, creando un romanzo dinamico e fluido che si fa leggere senza problemi e che contemporaneamente regala al lettore una storia veramente originale, ben progettata e avvincente. Ho amato con tutta me stessa la gestione della vicenda, con i pov alternati e i flashback su più piani temporali differenti che hanno impresso ritmo al romanzo riuscendomi così a tenere incollata alle pagine per tutta la durata della narrazione. Ancora di più ho amato i personaggi, Jorg in testa e, sebbene non possa dirmi totalmente sorpresa dal suo cambiamento (l'avevo sempre sospettato che avrebbe intrapreso quella direzione alla fine), devo anche congratularmi con l'autore per non aver reso il tutto tremendamente ridicolo. Come dicevo, Jorg è assolutamente un personaggio riuscitissimo che letteralmente prende vita dalla pagina, intrattenendo il lettore e dando spessore al libro, la vera colonna portante dell'intero testo. Altrettanto ben riusciti sono i coprirai, personaggi come Katherine e Coddin ad esempio, che fungono da ottima spalla per il protagonista e allo stesso tempo creano una galleria di personaggi davvero ben gestita e costruita.
Con Il re dei fulmini Mark Lawrence entra di diritto tra gli autori fantasy da tenere in osservazione perché potrebbe scapparci non dico il capolavoro...ma quasi! :) 
Per quanto riguarda il seguito, The Emperor of thorns, terzo e ultimo volume della trilogia spero vivamente che la Newton decida di portarlo in Italia perché diversamente sarebbe una vera vergogna interrompere una serie tanto meritevole (nel caso però io ho già pronto l'ordine su BookDepository! :P). Per il futuro dunque mi aspetto molto da Mark Lawrence e spero tanto che l'autore sia in grado di bissare il livello di questo secondo romanzo e chissà, magari anche di superarsi.
Per il momento però Il re dei fulmini è promosso a pieni voti e rimango in trepidante di leggere altro dell'autore.

Coinvolgimento: 4/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5

Giudizio: 4.75/5


mercoledì 16 luglio 2014

Recensioni di Luglio - Parte Prima

Buondì cari Lettori,
oggi nuovo appuntamento con le recensioni cumulate delle letture che ho affrontato nell'ultimo periodo. Come sempre spero che possiate trovare interessanti i miei pensieri e, mi raccomando, non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate o se avete letto qualcuno di questi libri!


Il primo libro di cui voglio parlarvi è un romanzo su cui avevo moltissime aspettative, ma che purtroppo sono state in gran parte disattese. Il libro in questione  è La sposa silenziosa di Asa Harrison, edito Longanesi; romanzo ha letteralmente scalato le classifiche americane e francesi piazzandosi ai posti più alti di prestigiose classifiche di vendita. Inoltre le presunte analogie con L'amore bugiardo di Gillian Flynn (thriller superbo, che ha riscosso consensi ovunque) hanno fatto di questo libricino un vero e proprio caso editoriale. Nonostante le ottime premesse della partenza, però, l'esordio nel genere thriller dell'autrice non è stato, secondo la mia modesta opinione, all'altezza delle aspettative promesse (e lasciamo fuori la Flinn, please). Forse perché di thriller in questo romanzo c'è ben poco, sopratutto se lo intendiamo nell'accezione più classica del termine o forse perché l'intreccio non è stato portato avanti dall'autrice nel migliore dei modi, inserendo moltissimi punti morti o epiloghi di vicende del tutto inutili al fine ultimo della storia. In ogni caso la sostanza non cambia: La sposa silenziosa è stata una mezza delusione per quanto mi riguarda. 
Uno dei più grandi difetti del romanzo che ho riscontrato è stata l'assenza di tensione narrativa, che per un thriller è tutto un programma! Non c'è tensione sia nello stile di scrittura, che si caratterizza come piuttosto lento e dettagliato, pacato ed estremamente descrittivo, senza nessun picco di emozione nonostante l'espediente dei pov alternati; sia nella vicenda in sé, che contiene pochi e piuttosto prevedibili colpi di scena, trattati inoltre dall'autrice in maniera errata dal momento che non li sottolinea né li enfatizza con situazioni e/o dialoghi appropriati al momento. Il risultato è un mare calmo e piatto di monotonia narrativa, caratterizzato da qualche guizzo nell'intreccio che tuttavia perde immediatamente vigore nel momento stesso in cui raggiunge il lettore, principalmente per il modo che ha l'autrice di scrivere di essi. Ne sono un chiaro esempio i capitoli flashback che parlano delle sedute dallo psicologo di Jodi, in cui emergono le violenze da lei subite per mano del fratello maggiore durante l'infanzia. Se da un lato l'idea del recuperare pian piano la consapevolezza attraverso più capitoli non consecutivi può essere un ottimo espediente per tenere alta l'attenzione del lettore, dall'altra però la non incisività nel raccontare poi il climax durante la presa di coscienza dell'evento traumatico non aiuta affatto il lettore a immedesimarsi nel personaggio né tanto meno nel godere di quel brivido lungo la schiena che ogni buon thriller dovrebbe saper regalare.
Per più di metà libro ho atteso invano un colpo di scena che rimescolasse le carte in gioco, ma quando infine è giunto il mio interesse per la storia e i personaggi era del tutto (o quasi) svanito da un bel pezzo.  
Altro aspetto che non ho amato assolutamente del libro sono stati i personaggi che ho trovato estremamente scialbi e poco caratterizzati. Non posso certo dire che non siano stati adeguatamente descritti dall'autrice che anzi, si prolunga in descrizioni su descrizioni dei loro aspetti esteriori e delle loro abitudini comportamentali, ma entrambi i protagonisti li ho trovati molto poco incisivi e impossibilitati a lasciare una traccia profonda nel lettore per quanto riguarda la loro diversità. In parole povere insomma, non ho notato tutta questa differenza tra i capitoli dedicati a Jodi e quelli dedicati a Harry.
Anche il finale mi ha lasciato con l'amaro in bocca e non solo per la prevedibilità che lo caratterizza, ma sopratutto per il persistere di quella debolezza e poca incisività che è una costante dei protagonisti di cui sopra. Jodi avrebbe potuto essere un gran bel personaggio se solo fosse stato più deciso e determinato, sopratutto al termine vicenda dove avrebbe potuto riscattarsi almeno ai miei occhi. Se solo non si fosse fatta trasportare dagli avvenimenti che occorrono e si fosse presa la responsabilità delle sue azioni invece di galleggiare per l'intero romanzo in un limbo di mediocrità e prevedibilità, senza mai caratterizzarsi davvero e senza mai affrontare fino in fondo le sue scelte ma subendole sempre, avrebbe davvero potuto ribaltare il mio giudizio. In definitiva non è stata affatto un personaggio credibile né verosimile e suscettibili di cambiamenti nel corso della storia, per quanto mi riguarda. Non mi ha mosso a pietà, né mi sono immedesimata in lei. Non mi è piaciuta e non l'ho apprezzata.
In tutta questa negatività devo però doverosamente menzionare la fluidità nella scrittura dello stile, che nonostante le molteplici descrizioni e tutti i vari difetti di cui sopra rimane estremamente scorrevole e poco pesante da leggere.
In conclusione perciò, La sposa silenziosa ha disatteso particolarmente le mie aspettative, deludendomi su parecchi aspetti. Mi aspettavo decisamente qualcosa di più movimentato, adrenalinico e vendicativo, ma nulla di tutto ciò si è avverato. Peccato davvero!!

Coinvolgimento: 3/5
Stile: 3/5
Personaggi: 2/5
Vicenda: 2/5

Giudizio: 2.5/5


Il secondo romanzo di cui voglio parlarvi è anche questa una mezza delusione, non proprio totale perché in effetti sul finale il mio lato emotivo ha avuto la meglio su quello malvagio e intransigente del recensore, ma per tutto il gran parlare che avevo sentito intorno al libro mi sarei aspettata decisamente qualcosa più. Il libro in questione è L'estate dei segreti perduti, romanzo chiacchierassimo di questa estate che ha riscosso successi multipli negli States e anche qui in Italia. 
In realtà non saprei trovare una serie esatta di difetti che non mi hanno convinta del tutta (come per la recensione precedente), è più un insieme generale di aspetti su come è stata portata avanti la storia a non avermi convinto più di tanto; resta comunque il fatto però che anche in questo caso mi aspettavo un romanzo profondamente diverso.
Il libro della Lockhart si legge in un baleno, un paio di ore che volano via come un acquazzone estivo. Anche in questo caso ho trovato ottime le premesse di partenza, molto meno invece l'effettivo svolgimento dell'intreccio che oltre a risultare a tratti banale e molto prevedibile, non esalta le potenzialità insite nella vicenda. Lo stile sicuramente penalizza fortemente il testo, o almeno questa è stata la mia impressione. Generalmente apprezzo i capitoli brevi e concisi soprattutto in romanzi che devono creare suspence e aspettativa ma, in questo caso, questo stile breve, cadenzato e a tratti davvero minimalista sfugge in troppe occasioni al controllo dell'autrice, trasformandosi in qualcosa di ingestito che penalizza fortemente il libro. Il ritmo scorre ma le parole non raccontano né tantomeno coinvolgono.  Ci sono descrizioni ma non caratterizzazioni né approfondimenti dei personaggi che rimangono sempre e comunque sullo sfondo: delle figure stilizzate e poco vicine al lettore che non riesce ad affezionarcisi e a empatizzarli fino in fondo. I flashback sortiscono solo a tratti il risultato voluto e la poco autorevolezza e affidabilità della narrazione (se avete letto sapete a cosa mi riferisco) avrei voluta che fosse più marcata. Mi sarebbe piaciuto infatti che l'incertezza del lettore venisse maggiormente alimentata ma non in maniera confusionaria come invece avviene, ma con false piste, spiegazione poco veritiere uscite dalla bocca di un personaggio bugiardo.
La vicenda poi, non brilla per originalità e anzi pecca in diversi punti di banalità piuttosto spiccia, sebbene non possa negare che in alcune svolte narrative non mi sia totalmente dispiaciuta. Anche in questo caso però rimango dell'idea che tutte le potenzialità dell'intreccio non siano state pienamente colte dall'autrice che avrebbe potuto fare decisamente di più, sia per quanto riguarda l'ambientazione e i personaggi (primari e non), che sopratutto per quanto riguarda la storia d'amore. 
Il finale però, lo ammetto, mi ha strappato un sorriso; sarà anche stato banale e prevedibile, infantile e buonista ma a me è piaciuto ed probabilmente è anche l'unico motivo per cui ho rivalutato in parte il romanzo.
In conclusione perciò dal libro più chiacchierato di questa estate 2014 mi sarei aspettata decisamente di più in termini di coinvolgimento e di intensità narrativa. L'estate dei segreti perduti è un romanzo, a mio parere, senza troppe lodi né infamia, perfetto per chi si accosta al genere per la prima volta ma forse troppo conformista per i lettori più navigati. Rimane una valida lettura estiva che, forse, avrebbe potuto essere migliore!

Coinvolgimento: 3/5
Stile: 3/5
Personaggi: 3/5
Vicenda: 3/5

Giudizio: 3/5