sabato 25 maggio 2013

Recensione - Enders

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

ENDERS
LISSA PRICE
SPERLIG & KUPFER
267 PAGINE
16,90 €
ED. RILEGATA
(# 2 Starters and Enders)




Trama
(dalla copertina)

Los Angeles, tra qualche anno. In una città spettrale, devastata da una terribile pandemia che ha decimato la popolazione adulta tra i venti e i sessant'anni, la vita non è facile. Non è facile per nessuno, ma soprattutto per Callie, rimasta sola con il fratellino malato, dopo la morte dei genitori. Ecco perché ha deciso di entrare in affari con la Prime Destinations, un'ambigua società che affitta il corpo degli adolescenti ad anziani desiderosi di provare emozioni ormai dimenticate. Si è così lasciata impiantare un microchip nel cervello e ha affittato il proprio corpo. Per tre volte. Ora, però, la Prime Destinations non esiste più. E Callie è libera, libera di vivere la propria vita. O almeno così crede. Ma il microchip continua a tormentarla. Presto la ragazza si rende conto che il Vecchio, l'uomo più potente della società, può ancora controllare tutti i suoi movimenti e i suoi pensieri. E può costringerla a fare qualsiasi cosa, anche a ferire le persone che più ama al mondo. Disperata, capisce di essere intrappolata in un gioco molto più grande di lei, in cui nessuno è davvero chi sembra. Disposta a tutto pur di mettere a tacere la pericolosa voce che risuona nella sua mente, Callie si rivolge quindi all'unica persona che può aiutarla: Hyden, il misterioso e affascinante figlio del Vecchio... Ma se nemmeno lui fosse chi dice di essere?

Commento Personale

Aspettavo Enders da quest'inverno, per la precisione da quando avevo finito Starters. Sulle prime non potevo crederci che sarebbe arrivato a così breve distanza dal suo predecessore e addirittura prima che in patria: in America infatti è atteso per il prossimo anno! Insomma - ho pensato - deve trattarsi di una qualche miracolo! Peccato che il miracolo in questione si sia presto trasformato in un incubo. Starters non mi aveva entusiasmato più di tanto: l'idea alla base della storia era ottima, ma lo svolgimento lo avevo trovato troppo confusionario, veloce e mal calibrato in generale. Il finale però aveva un suo fascino intrinseco, inutile negarlo. Un cliffhanger grande quanto una casa e pesante quanto un macigno che mi aveva lasciata desiderosa del seguito. In Enders avevo quindi riposto tutte le mie aspettative per un riscatto coi fiocchi da parte dell'autrice e della duologia stessa, peccato però che tale rivincita non sia mai avvenuta e io sia rimasta a bocca asciutta.
Sostanzialmente Enders ha gli stessi difetti del primo libro, ma moltiplicati per dieci. Anche qui, l'idea alla base della storia è geniale nel vero senso della parola: il mondo distopico di Lissa Price è pieno di potenzialità, originalità, azione, dinamismo,  evoluzione....in una parola sola di tutto. Ma niente - e lo sottolineo- è stato sfruttato a dovere. Per tutta la durata del romanzo ho avuto come l'impressione che l'autrice avesse scritto con il Diavolo alle calcagna. La storia mi è letteralmente scivolata addosso, e non nel senso buono del termine. Non sono riuscita a godermi nulla, a entrare in sintonia con niente e nessuno. Alla fine della lettura mi è sembrato di aver corso una maratona ma di aver girato in circolo tutto il tempo: non sono riuscita a farmi piacere nulla di quello che avrei potuto apprezzare!Ma molti altri aspetti non mi hanno affatto convinta. Lo stile dell'autrice per esempio- già molto essenziale e che avevo avuto modo di sperimentare nel primo libro- qui è ancora più esasperato e, di nuovo, non è un aspetto favorevole dato che manca grandemente di incisività. Inoltre i colpi di scena ideati da Lissa Price-che forse nella sua mente sembravano essere sensazionali - a me hanno stufato. Una svolta narrativa mantiene infatti la sua efficacia se giustamente dosata sull'intera lunghezza della storia, ma se si abusa mettendone una in fila all'altra (e per inciso, una più assurda dell'altra), la sola cosa che si ottiene è il duplice effetto di screditarle tutte quante, esasperando il lettore. Con tutti i cambi di scena, di personalità e di personaggi che si susseguono ininterrottamente, alla fine del libro mi girava così tanto la testa che non vedevo l'ora di giungere alla fine per mettere una pietra sopra tutte quelle assurdità. Insomma, l'impressione generale ricavata è che l'autrice non sapesse più che pesci prendere e si sia attaccata a qualunque idea ridicola le sia venuta in mente!
Il dispiacere più grande però è stato vedere come una trama ricca di potenzialità sia stata - almeno per quanto mi riguarda- completamente gettata al vento. Il finale inoltre, non mi ha dato soddisfazione come immaginavo avrebbe fatto, e il timore di un possibile seguito mi fa tremare! La storia infatti ha una conclusione sua, ma la chiusura del romanzo rimane per i miei gusti comunque un po' troppo aperta a possibili ulteriori sviluppi, che sinceramente non ho più voglia di seguire.
In conclusione perciò, con molto rammarico boccio questo romanzo su cui avevo riposto grandi aspettative ma che si è rivelato essere assolutamente inadeguato per me. L'unica cosa che posso salvare è la storia di fondo ma tutto il resto è un vero e proprio colabrodo, e purtroppo, una buona idea non fà un buon libro! Un vero peccato!!!

Coinvolgimento

Sono partita ottimista, ma già dopo le prime cinquanta pagine la situazione mi era chiara. Tutto è scivolato via troppo velocemente e così non sono riuscita a godermi nulla. La trama procede quasi senza senso e sicuramente senza un filo logico conduttore, tra idee malsane -che poi si rivelano veri e propri flop e non portano da nessuna parte oltre che far girare la testa al lettore- e svolte narrative non riuscite! A metà libro circa ho smesso di credere che la situazione sarebbe migliorata e  mi sono lasciata trasportare passivamente fino al finale. Ho oscillato continuamente tra l'esasperazione e la noia e, a sprazzi, anche tra la rabbia e la frustrazione. 2/5

Stile

Sotto questo punto di vista ammetto di aver trovato un serio peggioramento: lo stile della Price rasenta l'infantile! In generale è davvero molto essenziale (e di per sè questo non sarebbe un problema) ma è anche per niente incisivo. Non ho sentito il benché minimo sprazzo di sentimento agitarsi nel mio petto mentre leggevo e, di fatto, non mi è rimasto nulla. Dialoghi pessimi. 2/5

Personaggi

Abbozzati. Non mi sono piaciuti per niente. Pessime le relazione instaurate tra di loro. La Price usa  i personaggi a suo uso e consumo privandoli di qualsiasi sfaccettatura caratteriale, quasi fossero marionette nelle sue mani. Callie non mi è piaciuta per niente. Nella transizione tra il primo e questo secondo romanzo ha perso gran parte della sua "umanità". Pronuncia frasi infantili caratterizzate da una coerenza tra il dire e il fare pari a zero, si comporta senza cognizione di causa..insomma, pessima! Tutti gli altri personaggi rimangono sullo sfondo senza mai emergere e l'autrice non fa niente per farli piacere al lettore. 2/5

Vicenda

Buona l'idea di partenza (come anche per Starters) ma pessimo tutto lo svolgimento. Fino ad oltre metà libro l'autrice continua a mettere elementi nella storia, salvo poi risolverli tutti in maniera molto banale e scontata con colpi di scena e rimescolamenti narrativi di quart'ordine che non sortisco affatto l'effetto per cui sono stati pensati e - almeno per quanto mi riguarda - si sono rivelati essere esasperanti, se non esilaranti. Purtroppo la scintilla di originalità nell'intreccio non è sufficiente a fare di Enders un libro indimenticabile, come invece avrebbe potuto. 2/5

(Cover: Pessima scelta da parte della casa editrice. Dato l'obbrobrio di cover che avevano scelto per Starters dovevano continuare a mantenere lo stesso stile anche per la cover di Enders. Questo cambio di cover oltre che fastidioso è anche totalmente mal riuscito, e non solo perchè anche questa copertina fa pietà, ma anche perchè i due volumi non hanno nulla in comune che li contraddistingua come uno il seguito dell'altro! 1/5)


possibile cover americana
Consigliato: Onestamente no. Se avete letto Starters vi consiglio caldamente di aspettare l'edizione economica. Potete spendere 17,00 € per libri che meritano di più!

Giudizio: 2/5



5 commenti:

  1. A me la CE ha mandato il libro senza preavviso, quindi, per leggerlo, dovrò prendere il primo: mah, ho capito che era da evitare anche solo guardandolo. Scritto enorme, breve, con un prezzo altissimo. A me la copertina piace, ma sono d'accordo che avrebbero dovuto renderla simile a quella (brutta) del primo. Quella americana prevista per il secondo io la trovo orrida, personalmente xD Quei manichini sono brutti brutti!

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  2. A me Starters era piaciuto quindi incrocio le dita di arrivare almeno a 3 stelline, ma ohi ohi quanti difetti tutt'altro che trascurabili X-(
    La cover mi piace... Il peccato è la pessima scelta per il primo! Sé avessero lasciato la il volto della ragazzina con lo stesso stile di Enders sarebbe stato molto meglio! A volte le CE fanno proprio delle scelte senza pensare a noi maniacali lettori ^^

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  3. Attenderò l'edizione economica sicuramente, perchè già il primo libro mi aveva lasciata un po' perplessa su alcuni punti che, a quanto pare, anche questo promette perplessità... La cover originale è davvero orrenda, spero proprio non la scelgano!! Per quanto riguarda quella italiana, sono d'accordo... mantenere la stessa linea sarebbe stato meglio, decisamente!

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  4. A me la serie è piaciuta un sacco :)

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  5. @Mik: anche Starters aveva le stesse caratteristiche però mi sembrava molto promettente! A me la cover non piace per nulla..ancora un po' e al tizio gli si possono contare i peli nel naso!! XD Quella americana non è bellissima ma almeno è molto in linea con la precedete!

    @Lo: Se ti era piaciuto, allora ci sono buone probabilità :) Il problema con me era che non mi era piaciuto molto nemmeno Starters!! Comunque poi fammi sapere, passo sicuramente da te! ^^

    @Franci: Secondo me conviene decisamente aspettare l'edizione economica! L'avessero detto anche a me! ç-ç ;)

    @Vanessa: sono contenta!:) Si riconferma quello che ho sempre pensato: la lettura è decisamente soggettiva ;)

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